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Remo Anzovino

Remo Anzovino 


Remo Anzovino 

22 Novembre 2017
Teatro Camploy Verona

Classicità, e il pensiero va a qualcosa che ha a che fare con il passato, che era, ma che oggi fatica ad esserci. Certo il classico nella musica, nella pittura ha una vita propria anche oggi, ma viene ripetutamente e a volte banalmente accostato al moderno in quanto suo diretto opposto. Come se ciò che è atemporale lo sia per tutte le epoche, ma non per i giorni nostri, perché fuori dai rigidi schemi delle tendenze contemporanee. La rassegna “Classici” parte dalla volontà di smentire questa comune convinzione, dimostrando come l’essere seduti dietro ad un pianoforte ed essere talentuosi compositori possa amalgamarsi fino a fondersi ed arricchire la modernità dei giorni nostri.
Remo Anzovino il 22 novembre al Teatro Camploy dimostrerà proprio questo.

Pianista e compositore, REMO ANZOVINO, si divide tuttora tra lo studio di registrazione e lo studio legale, dove esercita la professione di avvocato penalista. È considerato fra gli esponenti più affermati e innovativi 
della musica strumentale contemporanea ed è recentemente entrato 
nella grande famiglia degli Yamaha Artist.

Photo RRR RemiRealRock 2017

Le date
20 novembre Roma, Auditorium Parco della Musica
22 novembre Verona, Teatro Comploy
29 novembre Firenze, Teatro Puccini - Posticipato al 24 gennaio

Il 29 settembre è uscito il suo atteso quinto album Nocturne
che arriva a distanza di 5 anni dal precedente disco in studio ed è il primo con
Sony Music, su etichetta Sony Classical.

Un lavoro cosmopolita che racchiude nelle sue note la visione di Remo Anzovino, che indaga attraverso una narrazione emozionale la solitudine umana e contemporaneamente il racconto della bellezza della vita e le contraddizioni della realtà di oggi.

“Nocturne” è stato registrato tra Tokyo (JVC Victor Studio), Londra (Abbey Road), Parigi (Les Studios Saint Germain) e New York (Brooklyn Recording), è moderno e incisivo. E’ stato prodotto, registrato e mixato da Taketo Gohara, con gli arrangiamenti orchestrali di Stefano Nanni che ha anche diretto la London Session Orchestra. Tra i musicisti internazionali di grande livello che hanno prestato la loro sensibilità al progetto, ci sono, tra gli altri, al violino cinese Masatsugu Shinozaki, primo violino dell’Orchestra Sinfonica di Tokyo, l’armeno Vardan Grygorian, considerato tra i migliori interpreti mondiali di duduk e la francese Nadia Ratsimandresy, tra le maggiori virtuose al mondo di ondes martenot e Gianfranco Grisi, inventore del suo cristallarmonio ed insuperabile nell’arte di suonare il vetro.
L’album è nato dalla riflessione che, nonostante le avanguardie, in tanti oggi compongono utilizzando forme classiche: sinfonie, concerti, quartetti. Il Notturno, invece, è tuttora assai poco tenuto in considerazione. E’ una composizione di carattere appassionato e romantico, di durata breve, di suggestiva immediatezza e spesso con due soli temi musicali. L’artista ha scelto questa forma ritenendola la più adatta per narrare storie e descrivere emozioni.


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